Dal 2009 il GAF ha collaborato per oltre un decennio con i servizi di salute mentale dell’Azienda USL di Ferrara per coinvolgere nel volontariato archeologico con laboratori specifici, un gruppo di pazienti del centro socio riabilitativo “Il Convento” di San Bartolo. Si tratta di un percorso riabilitativo e socializzante per disabili psichici seguito negli aspetti medico scientifici da personale dei Servizi di salute mentale e dal Prof. Roberto Boccalon (docente Università di Ferrara, direttore dell’Istituto di Psicoterapia Espressiva di Bologna) e con la supervisione per gli aspetti archeologici della dott.ssa Caterina Cornelio, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Il laboratorio di archeoterapia  è un autentico lavoro di archeologia un lavoro prezioso,  che la Soprintendenza non potrebbe garantire con risorse proprie. Il progetto, unico nel suo genere in Italia, ha raccolto fin dal 2011 la positiva valutazione del Ministero per i Beni Culturali, per la sua originalità e concretezza, oltre che per l’alto valore sociale. Questa esperienza permette ai pazienti di essere soggetti attivi, artefici di un’operazione condotta in équipe. Lavorando fianco a fianco con i volontari del GAF  il “mettere insieme i cocci” diventa per i pazienti metafora di un possibile percorso di recupero ed anche la possibilità di aprire canali di comunicazione inaspettati. A San Bartolo, grazie al laboratorio allestito dal GAF si setaccia terra di scavo, si lavano e catalogano reperti, si tenta qualche ricomposizione e, dal 2011, si riproducono tipologie di mosaici pavimentali romani, secondo schemi iconografici rinvenuti nelle ville rustiche esistenti in Emilia Romagna. Proprio il laboratorio di mosaico è stato il fulcro della mostra “Mettiamo Insieme i Cocci”, itinerante ed in continua evoluzione che ormai viene richiesta in molti comuni del ferrarese ed anche altrove. Infine, il laboratorio “mettiamo insieme i cocci” e l’omonima mostra hanno avuto nel 2012 grande risonanza sui media nazionali, prima con un ampio reportage giornalistico sul settimanale Visto, poi con la partecipazione alla trasmissione TV Uno mattina estate. Sono state numerose le occasioni di eventi creati attorno a questo progetto nel corso degli anni: dal 19 maggio al 4 giugno 2017, i mosaici sono stati in mostra al Museo Archeologico Nazionale ed in quel contesto si è tenuto il convegno “Mettiamo insieme i cossi: un progetto di archeo-terapia: riflessioni e prospettive” che ha ricevuto l’encomio da parte del ministero dei beni Culturali. Infine nel febbraio 2019 si è tenuto l’evento “Mosaici in libertà” all’interno del Convento di San Bartolo, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni e cittadini ferraresi che hanno avuto l’opportunità di sostenere il progetto mediante l’acquisizione di uno dei mosaici realizzati dagli ospiti, a fronte di una modesta elargizione liberale.

Ad inizio 2020, a causa della pandemia Covid-19, il progetto è stato sospeso dal Servizio AUSL per ragioni sanitare e non più ripreso; tuttavia è nostra intenzione non disperdere il patrimonio di esperienze acquisite nel campo del sociale e della disabilità, stiamo pertanto valutando la possibilità di predisporre nuovi progetti da proporre ad altre associazioni del territorio impegnate in questo campo.